I PRESIDENTI
Cerutti Emanuele
L’avv. Emanuele Cerutti fu il primo Presidente della Sezione, dalla sua fondazione 3 aprile 1923 al 13 febbraio 1927.
Nato a Pinerolo il 5 ottobre 1885, frequentò il Ginnasio Liceo “Porporato” terminando la terza liceo nell’estate del 1904 quindi, procedendo negli studi, si laureò in legge presso l’università di Torino il 12 luglio 1908.
II 31 maggio 1916, in seguito ad una precedente visita di leva nel corso della quale fu riformato, fu rivisitato e dichiarato soldato di prima classe. Il 17 giugno dello stesso anno, presso la Scuola Militare di Modena, iniziò il corso d’allievo
ufficiale di complemento. Il 12 ottobre fu assegnato, quale aspirante ufficiale, al 2° Reggimento Alpini col quale, dal 2 luglio 1917 fu presente in territorio dichiarato in stato di guerra.
Il 31 ottobre, per malattia dovette lasciare il fronte.
Il 20 gennaio 1918 fu nominato sottotenente di complemento e l’1 giugno nominato sottotenente della Giustizia Militare; il 5 prestò giuramento di fedeltà al Re. Il 10 giugno fu posto a disposizione del Comando Supremo per essere destinato ai Tribunali Militari. Il 15 giugno assunse l’incarico di sostituto ufficiale istruttore al 13° Corpo d’Armata; il 7 dicembre fu messo a disposizione del Ministero della Guerra per essere destinato ad un Tribunale Militare Territoriale ed il 17 dicembre fu assegnato, quale sostituto ufficiale istruttore aggiunto, al Tribunale Militare di Nari ove rimase sino al 30 giugno 1919 data del suo congedamento.
L’1 luglio 1925, su sua domanda, rientrò nel ruolo degli ufficiali di complemento degli Alpini col grado e con l’anzianità che aveva all’atto del suo passaggio nella Giustizia Militare. Il 5 dicembre 1926 fu promosso tenente.
Era decorato di:
Medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915-1918;
con due campagne di guerra 1917-1918;
Medaglia ricordo dell’Unità d’Italia;
Medaglia interalleata della Vittoria.
L’avvocato Emanuele Cerutti iniziò la sua presidenza la sera del 3 aprile 1923 con un nutrito programma, ricco di iniziative sia sul piano associativo, sia di solidarietà verso le persone ed i soci meno fortunati, in special modo gli orfani di guerra e le famiglie dei Caduti per la Patria.
Le difficoltà per il reperimento dei fondi necessari per l’attuazione di questi progetti furono superate con la programmazione di un ciclo di conferenze tenute da valenti oratori: un’altra iniziativa fu lo svolgimento, nel Teatro Sociale, della Veglia Verde con cadenza annuale che divenne un punto di riferimento per la media ed alta borghesia di Pinerolo e del circondario.
Nel campo associativo fu, in primo luogo, posto l’avvio della diffusione dell’Associazione Nazionale Alpini su tutto il territorio pinerolese.
Per degnamente perpetuare il ricordo dei valorosi battaglioni del 3° Reggimento Alpini che ebbero origine nelle nostre zone, convennero di apporre delle targhe in loro memoria.
II 20 gennaio 1924, fu inaugurato il Gagliardetto della Sezione.
L’8 giugno, a San Germano Chisone, fu costituito il primo Gruppo della Sezione. II 13 luglio, su una delle casermette dell’accantonamento dei Tredici Laghi, fu murata una lapide riportante la motivazione della M.A.V.M. concessa al btg. “Pinerolo”.
II 24 maggio 1925, a Perrero, fu costituito il Gruppo sotto la denominazione di “Val Germanasca”.
II 19 luglio, a Torre Pellice, fu inaugurata una lapide dedicata al btg. “Val Pellice” ed il 19 ottobre, a Bobbio Pellice, quella dedicata al btg. “Monte Granero”.
La domenica 11 aprile 1926, fu costituito il Gruppo di Campiglione Fenile ed il 9 maggio quello di Cavour.
Dopo aver guidato, ed in modo eccellente, la Sezione per quattro anni, per motivi di lavoro, non accolse l’invito a proseguire e, nell’assemblea del 13 febbraio 1927, lasciò la guida della Sezione al colonnello Allois.
1122 gennaio 1933 s’iscrisse all’Albo degli Avvocati e, nella sua Città, in Via del Pino 22, esercitò la professione di avvocato civilista.
Morì in Pinerolo il 22 gennaio 1968.
Allois Augusto
Augusto Allois, secondo Presidente della Sezione, nacque ad Oulx il 15 aprile 1876.
A 17 anni, 13 ottobre 1893 entrò, come allievo, nella Scuola Militare. II 30 ottobre 1893, durante l’istruzione di ginnastica, per la sua esuberanza giovanile, a causa di un salto mal eseguito, riportò una distorsione dei tendini posteriori laterali del ginocchio destro.
Il 31 agosto 1895, nominato sergente, fu assegnato al 59° Reggimento Fanteria. II 20 ottobre dello stesso anno fu nominato sottotenente ed il 24 novembre fu assegnato al 37° Reggimento Fanteria.
Il 4 giugno 1899 fu nominato tenente ed il 7 febbraio 1901 trasferito al 3° Reggimento Alpini.
Nel corso di una marcia eseguita da tutto il reggimento, il 29 marzo 1901, nella foga del comando non si accorse di un paracarro posto ai margini della strada e, col ginocchio sinistro, lo urtò violentemente riportando una contusione all’articolazione.
Il 18 gennaio del 1904, dal Comando di Divisione di Torino, ricevette un encomio «per l’intelligenza e l’energia con cui secondò il comandante la compagnia sciatori nella marcia eseguita il 14 gennaio nel vallone di Rochemolles (Bardonecchia) resa difficile per tormenta e caduta di valanghe». Nel corso di una lezione di scherma, il 28 gennaio 1909, riportò una tenosite all’arto inferiore destro. Durante una lezione di scherma, il 15 marzo 1910, in seguito ad una caduta riportò una distorsione al piede destro.
Rimase al 3° Reggimento Alpini sino al 20 ottobre 1910 quando, nominato capitano fu, il 24 dello stesso mese, trasferito al 7° Reggimento Alpini. Il 29 maggio 1915 fu, col battaglione, inviato in territorio dichiarato in stato di guerra. II 20 agosto dello stesso anno gli fu conferita la nomina a 1° capitano. Il 15 agosto assunse il comando della 67° compagnia del Battaglione Alpini “Cadore”.
Il 28 agosto 1915 fu inviato in ricognizione nella regione Oberbakert. Nel superamento di un difficile passaggio, cadde e riportò una lesione al ginocchio sinistro.
Nel novembre del 1915, la 67° compagnia era dislocata nella zona Passo Tre Croci (Cortina d’Ampezzo). Il 1° capitano Allois, dopo una visita ai baraccamenti della propria compagnia, fece ritorno al suo accantonamento. Durante il tragitto, tradito dal fondo gelato, cadde e riportò una distorsione al piede sinistro, in seguito il 9 dicembre 1915, fu inviato in licenza di convalescenza; ritornò al reparto il 29 dicembre.
Il 12 dicembre fu promosso maggiore con anzianità dal 9 novembre.
Il 30 dicembre fu posto a disposizione del Comando d’ Armata mobilitato.
Il 26 maggio 1916 fu comandato al Gruppo Alpino “Barco” con incarico di Capo di Stato Maggiore, qui rimase sino al 16 giugno dello stesso anno quando fu comandato al 18° Corpo d’Armata; il 15 luglio passò alla Brigata Jonio; il 15 agosto transitò al Gruppo Alpino “Aosta” ed il 16 dicembre ritornò al 18° Corpo d’ Armata mobilitato.
Nominato tenente colonnello il 16 agosto 1917, fu trasferito, il 6 settembre, al 28° Reggimento fanteria dove assunse le funzioni del grado superiore; l’11 ottobre fu investito del comando del reggimento. Il 17 novembre 1918 fu nominato colonnello e nominato comandante del 28° Reggimento Fanteria.
Terminata la guerra, su sua domanda, il 20 luglio 1920 fu collocato in posizione ausiliaria speciale.
Ritornato alla vita borghese, il colonnello Allois, il 27 gennaio 1921 si unì in matrimonio con la signorina Bonetto Rosa Catterina.
Nel maggio 1926, con l’istituzione dei Podestà in sostituzione dei Sindaci, il colonnello Allois fu nominato Podestà di Roure, di San Secondo e anche di Osasco.
A Roure, oltre a gestire la vita amministrativa del Comune, fu anche segretario politico.
Nei tre Comuni presso i quali svolse un’intensa attività di attento amministratore e di tenace realizzatore di opere atte a migliorare le condizioni di vita dei suoi amministrati. A San Secondo si prodigò per far giungere la luce elettrica in tutte le case, anche nelle più sperdute borgate.
Seppe svolgere attenta e fattiva opera di mediatore nella risoluzione delle liti e delle contese tra gli abitanti. Per il suo impegno e la sua dedizione svolta a favore della prosperità degli abitanti di San Secondo questi, gli dedicarono una via del centro del paese.
Il 13 febbraio 1927, il colonnello Allois fu nominato Presidente della Sezione Alpini di Pinerolo e contemporaneamente fu anche Presidente dell’U.N.U.C.I. Durante la sua presidenza, oltre alla tradizionale Veglia Verde che era fonte di generosi incassi che andavano a beneficio dei soci meno abbienti, egli dedicò, con passione, parte del suo tempo allo sviluppo della Sezione. Furono costituiti i Gruppi di: Torre Pellice (con giurisdizione su tutta la Valle) – Villafranca Piemonte – San Germano Chisone (rifondazione) – Vigone – Perosa Argentina – Porte – Volvera.
L’1 marzo 1933 fu nominato generale di brigata.
Nel 1937 accusò le prime avvisaglie del male che, in capo ad un anno, doveva portarlo alla morte. Seppe, con forza e coraggio superare la gravità della malattia e, solamente alla fine, cedette alla sua invadente malignità.
Il 19 agosto 1938, in un ospedale di Torino, cessava di vivere.
I suoi funerali, celebrati ad Oulx, videro una folta partecipazione di soci alpini e di persone giunte dai tre paesi lungamente amministrati dal generale Augusto Allois.
Decorazioni
Il generale Augusto Allois era decorato di:
Medaglia d’Argento al Valor Militare: 17/20 giugno 1918.
Croce di Guerra al Valor Militare: 15 agosto/30 novembre 1916.
Croce di Guerra al Valor Militare: settembre 1917-marzo 1918.
Medaglia Commemorativa Nazionale guerra 1915-1918 con quattro fascette per le campagne di guerra 1915/1916/1917/1918.
Medaglia ricordo dell’Unità d’Italia.
Medaglia Interalleata della Vittoria: 14 luglio 1922
Medaglia d’argento al merito di lungo comando: 1 giugno 1936.
Croce d’oro per anzianità di servizio: 18 agosto 1917.
Croce di cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia: 2 aprile 1916.
Per la dimostrazione di lunghi e buoni servigi.
Croce di cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro: 12 dicembre 1920.
Croce di cav. uff. dell’Ordine della Corona d’Italia: 13 agosto 1922.
Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia: 7 dicembre 1931.
Croce di cav. uff. dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro: 1937.
Motivazione delle Medaglie al V.M.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
«Chiamato in un momento difficile a sostituire in linea un colonnello ferito, tenne in modo esemplare il comando affidatogli, e benché le truppe a lui sottoposte gli fossero nuove in gran parte, con il suo fermo ed energico contegno guadagnò rapidamente la loro stima ed esercitò su di esse, per tutta la durata del combattimento, un forte ascendente morale, mirabile e costante esempio di intrepidezza e di valore».
Case Ninni (Piave, 17-20 giugno 1018)
CROCE DI GUERRA AL VALOR MILITARE
«Addetto ad un comando di gruppo alpino, con sprezzo del pericolo si portò, sotto violento fuoco nemico, a contatto delle prime linee per trasmettere ordini e attingere informazioni, concorrendo così ad agevolare il successo».
Alpi di Fassa, 15 agosto – 30 novembre 1916
CROCE DI GUERRA AL VALOR MILITARE
«Durante sei mesi ininterrottamente passati in trincea, in posizioni difficili, prodigava tutto se stecco per mantenere elevato il morale delle sue truppe»
Altipiano d’Asiago, settembre 1917 – marzo 1918.
Pigella Adolfo
Pigella Adolfo nacque a Pinerolo il 23 novembre 1899. Chiamato alle armi il 13 giugno 1917 ed il 28 assegnato, al 2° Reggimento Granatieri, partecipò a numerose azioni di guerra e il 31 ottobre fu nominato caporale.
Nel corso dei combattimenti per sfondare le linee nemiche nel basso Piave, il 2 e 3 luglio 1918 tenne un coraggioso comportamento che gli valse la Medaglia d’Argento al V.M.
L’1 agosto fu nominato caporal maggiore ed il 10 trasferito alla Scuola Militare di Modena per frequentare il corso allievi ufficiali. Il 9 gennaio 1919 fu nominato sottotenente di complemento nel Deposito del 3° Reggimento Alpini e passò al Centro di Mobilitazione di Pinerolo, 3° compagnia.
Il 20 marzo fu assegnato al btg. di marcia “Pinerolo” ed il 22 trasferito al btg. “Exilles” mobilitato. Dal 22 marzo 1919 al 4 maggio 1920, prese parte alle operazioni post belliche svolte dal btg. “Exilles” a: Noventa del Piave, Vipiteno, Fortezza ed al Brennero.
Il 16 gennaio 1921 fu nominato tenente. L’1 luglio fu trasferito dalla compagnia mitraglieri alla 32″ compagnia alpina.
Nel dicembre 1921, scoppiò un furioso incendio che distrusse il piccolo borgo di Villard in Val Susa, il tenente Pigella, unitamente ai suoi alpini, accorse immediatamente in soccorso della popolazione. Per il loro comportamento il comando del 3° Reggimento Alpini concesse un encomio solenne. Il 15 marzo 1922 fu inviato in licenza illimitata.
Tornato alla vita borghese, prese servizio presso la S.A. Cementi Marchino & C. di Casale Monferrato, in qualità di dirigente.
Nel mese di maggio del 1926, fu nominato Podestà di Garzigliana.
II 4 aprile 1938 fu nominato capitano a scelta ordinaria, con anzianità dall’1 gennaio.
Dal 31 agosto 1939 al 15 novembre, fu richiamato alle armi per istruzioni presso il 3° Reggimento Alpini.
Il capitano Pigella, socio fondatore della Sezione, fu eletto Presidente nei primi mesi del 1939, in seguito alla morte del generale Augusto Allois. Fu alla guida della Sezione fino ai tragici fatti del 1943, tempo in cui, constatata l’impossibilità a proseguire, dopo aver messo al sicuro le risorse economiche della Sezione, ne decretò la chiusura.
Nel suo periodo di presidenza fu costituito, nel 1940, il Gruppo di Sestriere che ebbe vita effimera.
Nel 1970 fu promosso, a titolo onorifico, maggiore.
Il maggiore Adolfo Pigella mori il 13 febbraio 1982 ed è sepolto nel Cimitero di Pinerolo.
Il maggiore Pigella era decorato di: Medaglia d’Argento al Valor Militare con la motivazione:
«In due giorni di aspri combattimenti, fu esempio di ardimento e di slancio. Incaricato di ardite ricognizioni, attraversava ripetutamente zone battute da intenso fuoco di artiglieria e di mitragliatrici, riportando utilissime informazioni. Durante un attacco, da solo, si spingeva avanti per riconoscere l’entità delle forze nemiche ed assunto poi il comando di un nucleo, contribuiva validamente ad infrangere l’urto avversario.
Basso Piave 2-3 luglio 1918»
Encomio semplice con la motivazione:
«Incaricato di compiere ricognizione in alta montagna esplicava nell’esecuzione degli ordini avuti, encomiabile diligenza.
Comando 3° Reggimento Alpini – 31 ottobre 1019»
Decorazioni
Croce al Merito di Guerra.
Autorizzato a fregiarsi della Medaglia Commemorativa nazionale della Guerra 1915-1918 con due fascette per le campagne 1917-1918.
Autorizzato a fregiarsi della Medaglia Interalleata della Vittoria.
Autorizzato a fregiarsi della Medaglia ricordo dell’Unità d’Italia.
Encomio solenne con la motivazione:
«Sviluppatosi improvvisamente un violento incendio che distrusse pressoché un intero villaggio, accorsero tra i primi sul luogo del disastro adoperandosi con ogni iniziativa, slancio ed attività, nell’opera di spegnimento dell’incendio e compiendo, schivi di ogni fatica e sprezzanti del pericolo, opera di salvataggio alle persone ed alle cose, dando prova di altissimo sentimento del dovere».
Vallard, 5 dicembre 1921
Commandeur (Federation National des Combattants Interalliés – Nice).
Croce (Union National des Anciens Combattants Allés 14/18 – 39/45 Bruxelles).
Medaille Vermeil d’Honneurs de l’Etoile Civique – Paris.
Oderda Leonida
Il 20 luglio 1946, la sede nazionale nomino, quale commissario per la ricostituzione della Sezione di Pinerolo, il maggiore in s.p.e. Giacomo Belotti il quale, dopo poco tempo dovette lasciare per trasferimento ad altro reparto.
Il suo incarico passò al M.llo Leonida Oderda (socio fondatore della Sezione) il quale, pur fra infinite difficoltà seppe svolgere, con volontà e diligenza, il compito affidatogli.
I1 19 febbraio 1947, convocò la prima Assemblea della sezione nel corso della quale espose sia la relazione morale, articolata sulle condizioni della ripresa della Sezione, sia la situazione finanziaria che, per la previdente opera del Presidente Pigella, risultava soddisfacente.
Nella susseguente votazione per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, risultò eletto Presidente l’avvocato Ettore Serafino.
Serafino Ettore
Ettore Serafino, nella vita civile avvocato, nacque a Rivarolo Canavese il 3 settembre 1918: dalla fanciullezza è vissuto a Pinerolo.
Il 7 maggio 1938 si sottopose alla visita di leva, dichiarato idoneo alla frequenza del Corso Allievi Ufficiali.
Nell’autunno 1938 fu ammesso ai corsi della scuola Allievi Ufficiali di Complemento Truppe alpine di Bassano del Grappa, inquadrata nel btg. Bolzano.
A fine corso nel maggio 1939 fu nominato aspirante ufficiale di complemento e assegnato al 3° Reggimento Alpini per il servizio di prima nomina.
A giugno 1939 era sottotenente al btg. “Pinerolo” del 3° Alpini, che raggiunse a Bobbio Pellice nel corso del campo estivo.
Sottotenente dal 10 gennaio 1939 partecipò, nel giugno 1940, sempre in forza al btg. “Pinerolo” 27° Compagnia, alla guerra sul Fronte Occidentale dove gli fu conferita la Medaglia d’Argento al VM. sul campo
Il 17 febbraio 1941 fu trasferito al 4° reggimento Alpini, Battaglione sciatori “Monte Rosa” e con questo reparto partecipò alle operazioni di guerra sul fronte greco-albanese, rientrando in Italia il 4 maggio, terminato quel conflitto.
Scioltosi il Btg. sciatori “Monte Rosa”, ritornò al btg. “Pinerolo”, 27° Compagnia.
Il 7 gennaio 1942 parti per il fronte balcanico con la divisione Taurinense. Il 22 maggio fu nominato Tenente. Ottenuta una licenza per motivi di studio nel marzo 1943 si laureò in giurisprudenza, subito dopo rientrando al reparto in Balcania. Il 26 agosto lasciò il 3° Alpini in quanto trasferito alla Scuola Centrale Militare d’Alpinismo di Aosta.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in undici giorni, attraverso altrettanti colli delle Alpi raggiunse da Aosta, con un mulo e l’attendente, Bobbio Pellice ove iniziò l’attività partigiana nella Resistenza che andava via via organizzandosi.
Passato in Val Chisone combatté nei ranghi di una formazione partigiana, che divenne la Divisione Alpina Autonoma “Val Chisone”, con il sergente alpino Maggiorino Marcellin. Divenne comandante di Brigata e negli ultimi mesi comandante della 44° Divisione operativa intitolata al fratello Adolfo Serafino, tenente in SPE degli Alpini, caduto combattendo a San Martino di Cantalupa con altri cinque partigiani il 4-11-1944, M.O. al V.M.
Si distinse per le spiccate doti di comando, per l’alto senso umanitario – durante i tristi anni di guerra, nei momenti più difficili spesso seppe portare, e non solo ai fratelli di confessione valdese, conforto con le parole della Bibbia e del Vangelo – nel suo animo albergarono e rimasero a fondamento della sua vita, elevati ideali di libertà e di giustizia.
Dopo la fine della guerra, ritornò alla vita civile dedicandosi alla professione forense, svolgendo anche attività pubblicistica, come giornalista e scrittore
Ettore Serafino è decorato di:
Medaglia d’Argento al V.M. sul campo, con la motivazione:
«Subalterno di una compagnia infiltratasi nel dispositivo nemico venuto a mancare il col. legamento col comando superiore per lo scoppio di una granata sull’apparecchio radio, unico legame, attraversava da solo le linee nemiche per riprendere il contatto col comando di battaglione e portare preziose informazioni. Rientrava quindi al proprio reparto, attraversando le linee nemiche e non trovatolo perché catturato, ripassava ancora una volta attraverso il dispositivo nemico, per darne comunicazione al proprio comandante di battaglione, dando prova di coraggio e grande spirito d’iniziativa.
Abries (quota 1545) 22 giugno 1940»
Medaglia di benemerenza per i volontari delle 2° guerra.
Cinque campagne di guerra: 1940-1942~1943~1944-1945.
Medaglia d’Argento al V.M. con la motivazione:
«Tenente degli Alpini, votato ad un supremo ideale di Libertà, dedicava tutto se stesso alla lotta contro il nemico invasore; per il grande ascendente sugli uomini e per le spiccate doti di combattente, veniva nominato comandante della Divisione Autonoma “Val Chisone”. Mai fiaccato nel corpo e nello spirito né dall’ostinata e violenta resistenza del nemico né dal durissimo inverno del 1944, a capo dei suoi Alpini partecipava alle più rischiose azioni contro l’avversario che presiedeva in forze la valle del Chisone, della Germasca e della Ripa. Coronava la sua audace attività nel maggio 1945 con la liberazione di Pinerolo e con il salvataggio, dalla sicura distruzione, di un importante complesso di opere stradali ed industriali delle Valli Piemontesi».
È altresì decorato con la “Bronz Star Medail” (medaglia al Valore degli Stati Uniti di America) per la sua partecipazione alla lotta di liberazione.
Capitano dal novembre del 1944, Ettore Serafino è stato Presidente della Sezione di Pinerolo dalla sua ricostituzione, 19 febbraio 1947, sino all’11 febbraio 1951. Con la sua presidenza si iniziò il nuovo cammino della Sezione dopo la parentesi bellica.
Nel 1947 si costituì il Gruppo di Pomaretto e si ricostituì il Gruppo di Porte.
Il 15 ottobre 1950 si costituì il Gruppo di Prali e si ricostituirono i Gruppi di San Germano Chisone-Pramollo (13 maggio) e Villar Perosa.
Nel 1951, per motivi di lavoro, lasciò la presidenza al geom. Isidoro Rosia, capitano di complemento degli Alpini.
Ritirato a vita privata, nella notte dal 17 al 18 gennaio 2012, l’avv. Ettore Serafino concluse la sua vita terrena per salire al cielo e ricevere il meritato ed agognato riposo eterno.
Rosia Isidoro
Isidoro Rosia nacque a Pramollo il 31 marzo 1893. Consegui i diplomi di geometra e ragioniere.
II 16 luglio 1916 fu chiamato alle armi e comandato presso uno stabilimento che lavorava per lo Stato. L’1 settembre 1917 lasciò lo stabilimento per presentarsi al Distretto Militare di Torino. IL 15 fu assegnato al deposito del 6° Reggimento Artiglieria da Campagna ed il 15 ottobre trasferito alla Scuola Militare di Modena. Il 17 marzo 1918, fu assegnato, come aspirante ufficiale, al Deposito del 4° Reggimento Alpini. L’11 aprile fu trasferito al 6° battaglione di marcia, compagnia “Val Toce” quindi, il 29 luglio, alla 87° compagnia del btg. “Monte Cervino”, susseguentemente al btg. “Aosta”. Nel corso di una battaglia, per la conquista del Monte Solarolo, il 26 ottobre 1918, colpito da schegge di granata, riportò ferite multiple alle mani, allo zigomo destro, al gomito sinistro al braccio ed alla spalla destra, all’anca sinistra. Il 31 ottobre fu nominato sottotenente di complemento.
11 26 febbraio 1919, per i postumi delle varie ferite riportate sul Monte Solarolo, fu inviato in licenza di convalescenza presso l’ospedale Militare di Riserva di Pinerolo.
II 31 luglio rientrò al 49 Reggimento Alpini ed il 28 agosto fu nominato tenente.
Il 9 ottobre fu posto in congedo.
Il 23 dicembre 1937 fu nominato capitano con anzianità dal 1 luglio 1937.
Il 30 settembre 1941 fu dispensato dal servizio alle armi perché esonerato a tempo indeterminato quale geometra presso la Società Talco & Grafite Val Chisone.
Il geom. Rosia resse la Sezione dall’11 febbraio 1951 al 13 febbraio 1966. Appena eletto Presidente seppe, con vigore, respingere il semiclandestino progetto di accorpare la Sezione di Pinerolo a quella di Torino, Si batté fortemente per il ritorno alla Sezione dei Gruppi che, nel primo dopoguerra, si erano ricostituiti in seno alla Sezione di Torino.
Nel 1951 si ricostituì il Gruppo di Virle Piemonte.
Nel 1952 si costituì il Gruppo di Osasco (14 gennaio) ed in Pinerolo si svolse un partecipato raduno alpino.
Nel 1953, 11 15 ottobre fu inaugurato il Gagliardetto della Sezione, si ricostituì il Gruppo di Cavour e si costituirono i Gruppi di Pinerolo Città e Prarostino (10 gennaio).
Nel 1955 si costituirono i Gruppi di Luserna San Giovanni (15 giugno) (Sottosezione Val Pellice) e di Piscina (30 gennaio).
Nel 1956 si ricostituì il Gruppo di Bricherasio e fu approvato il Regolamento sezionale.
Nel 1957 si ricostituirono i Gruppi di: Campiglione-Fenile e Perrero, si costituirono i Gruppi di Cantalupa (1 settembre) e Villar Pellice (Sottosezione Val Pellice).
Nel 1958 si ricostituirono i Gruppi di Pancalieri e di San Secondo e si costituirono i Gruppi di Lusernetta (17 agosto), Fenestrelle (27 luglio) e Scalenghe (11 maggio).
Con l’entrata in vigore del nuovo Statuto nazionale, furono abolite le Sottosezioni ed i Gruppi costituiti nelle sedi della Sezione pertanto, i Gruppi già facenti parte della Sottosezione Val Pellice assunsero forma autonoma ed il Gruppo di Pinerolo Città fu abolito.
Per migliorare i rapporti tra la Sezione ed i Gruppi, fu iniziato l’invio di un “Notiziario” riportante le notizie della vita e delle manifestazioni della Sezione.
Il 9 luglio 1959 si costituì il Gruppo di Pragelato. A Pinerolo, fu inaugurato il primo Vessillo della Sezione.
Nel 1960 si ricostituirono i Gruppi di Cercenasco (3 luglio) – Frossasco (8 maggio) e si costituì il Gruppo di Rorà (14 agosto).
Nel 1961 si costituirono i Gruppi di: il 16 ottobre Abbadia Alpina, l’11 giugno Macello ed il 9 aprile Riva di Pinerolo.
Nell’ottobre del 1961 sorsero delle incomprensioni tra l’Amministrazione Comunale e la Sezione, motivo del contendere fu la ricostruzione del monumento al cinquantenario della fondazione delle Truppe Alpine già esistente addossato alla demolita Caserma Vittorio Amedeo II. La sua ricostruzione ignorava le lapidi del cinquantenario.
Il 27 maggio 1962 si costituì il Gruppo di Angrogna ed il 12 novembre il Gruppo di Airasca.
Nel 1963 vi fu il trasferimento della sede sezionale dalla sede di Via Giolitti 1 a Via Trieste 33.
Nell’ottobre 1963, dopo una battaglia cartacea durata quasi due anni, finalmente l’Amministrazione Comunale comprese le giuste motivazioni della Sezione circa il monumento del cinquantenario e lo ricostruì secondo la sua forma originale. Il 13 ottobre, fu solennemente inaugurato con un grande raduno alpino.
Il 28 dicembre 1963 si costituì il Gruppo di Bobbio Pellice.
Nel 1965, dalla sede di Via Trieste 33, la Sezione, per gravi motivi ambientali, si è spostata in Via Buniva 66.
II 2 maggio, si costituì il Gruppo di Bibiana.
Nel dicembre 1965 usci un numero unico recante, come testata “TRANTA SOLD”, fu il precursore del giornale sezionale ancora oggi in edizione.
La malattia che aveva colpito il geom. Rosia non gli permise più di proseguire il suo mandato presidenziale così, per il rinnovo del Consiglio Direttivo sezionale, non presentò più la sua candidatura.
Il geom. Isidoro Rosia fu, nel 1919, Socio fondatore dell’Associazione Nazionale Alpini ed era cav. uff. O.M.R.I.
Il 13 febbraio 1966 fu eletto il ten. col. Matteo Bruno.
Bruno Matteo
Bruno Matteo nacque a Bagnolo Piemonte il 12 dicembre 1908. Conseguito il diploma di maestro elementare, scelse la vita militare come suo futuro. La determinazione ed il senso dello Stato, non disgiunto da un sano orgoglio, ne caratterizzarono il suo corso.
La sua carriera militare iniziò il 4 novembre 127 quando, non ancora diciannovenne, entrò volontario nel 4° Reggimento Alpini in qualità di allievo sottufficiale.
II 31 gennaio 1928 fu nominato caporale ed il 6 aprile fa trasferito al 3° Reggimento Alpini ed assegnato al btg. “Pinerolo**. II 4 settembre 1928 ricevette i gradi da sergente ed il 4 novembre 1930 di sergente maggiore. Il 4 novembre 1932 transito nella carriera continuativa.
Assegnato al R.C.T.C. In Tripolitania, il 28 marzo 1932. s’imbarcò a Siracusa con destinazione Tripoli ove
giunse il giorno successivo. Fu assegnato al 1II Gruppo Sahariano. II 15 ottobre 1936 fu trasferito al Battaglione Sahariano di Homs ed assegnato alla compagnia Meharisti del Fezzan. II 22 dicembre 1936, ritornò in Italia per partecipare al 3° corso d’accertamento pratico per la nomina a sottotenente. Il 23 sbarcò a Siracusa ed il 25 raggiunse la R. Accademia di Fanteria e Cavalleria ove rimase sino al 12 febbraio 1937, quindi fu inviato in licenza ed al suo ritorno ricevette la nomina a sottotenente in S.P.E., Arma di Fanteria specialità Alpini. Fu destinato al 4° Reggimento Alpini; il 19 maggio 1937 prese servizio presso il btg. “Aosta”.
Il 19 giugno 1940 fu trasferito al 3° Reggimento Alpini ed assegnato al btg. “Exilles”; in seguito fu trasferito al 5° Reggimento Alpini.
IL 16 gennaio 1941, volontario, parti per l’Albania. IL 18 sbarcò a Durazzo ed il 25 fu assegnato alla compagnia comando del 5° Reggimento Alpini, il 26 febbraio fu nominato tenente e trasferito al btg. “Edolo”. Seguendo le sorti del battaglione, il 28 giugno s’imbarcò a Durazzo per il ritorno in Italia.
II 20 luglio 1942. sempre col btg. “Edolo”, parti per la campagna di Russia ove rimase, salvo una breve licenza per gravi motivi familiari (la morte della secondogenita) fino al 21 marzo 1943 quando il battaglione fu rimpatriato.
Dopo una sosta al campo contumaciale di Grado, il 4 maggio 1943 fu nuovamente in forza al btg. “Edolo”. Il 9 settembre fu catturato dai tedeschi ed internato in Germania. Il 3 settembre 1945 rientrò in Italia.
Dopo un periodo di riposo, il 13 novembre 1945 fu assegnato al 2° Reggimento Fanteria quindi, il 5 febbraio 1946, fu trasferito al 1° Reggimento Alpini (il 6 aprile divenne 4° Reggimento Alpini).
Il 24 giugno fu trasferito al Distretto Militare di Pinerolo dove rimase sino al 22 giugno 1953 quando, fu nuovamente assegnato al 4° Reggimento Alpini btg. “Mondovì” Durante la permanenza al Distretto di Pinerolo fu nominato capitano, promozione ottenuta per merito di guerra (ved. note seguenti).
Il 31 dicembre 1954 fu trasferito al btg. “Susa” e nel frattempo gli fu conferita la nomina a 1° capitano.
Il 9 novembre 1956 fu nominato maggiore e l’1 dicembre 1957 fu trasferito al Deposito Brigata Alpina “Taurinense” in Rivoli ed assegnato alla 121° Sezione di Magazzino di Torino.
L’1 dicembre 1960 fu collocato nella riserva.
Nel 1962, a seguito della vacanza di un seggio, entrò, come Consigliere, nel Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini e vi rimase sino alla scadenza dei due mandati, nel 1967.
L’1 novembre 1963 ricevette la nomina a tenente colonnello.
Nel 1969 fu nuovamente rieletto Consigliere Nazionale carica che mantenne sino al 1975.
All’entrata in vigore della legge 325/90, ottenne l’avanzamento onorario al grado colonnello.
Nella sua lunga carriera militare partecipò a numerose operazioni di guerra: sul fronte occidentale coi btgg. “‘Aosta” ed “Exilles”; sul fronte greco-albanese e russo col big. “‘Edolo”.
Per il suo valoroso comportamento e per le azioni di guerra fu decorato di:
Medaglia commemorativa “Libia”: 30 maggio 1936
Medaglia commemorativa operazioni militari in A.O.I.: 1 gennaio 1939
Due croci al Merito di guerra per la partecipazione alle operazioni durante il periodo 1940-1942
Cinque campagne di guerra: 1941-1942-1943-1944-1945
Croce d’oro per anzianità di servizio: 20 settembre 1951.
Avanzamento per merito di guerra – promozione a capitano – con la motivazione:
«Tenente fanteria (a) in spe, prima in Albania e poi in Russia dava sicure prove di alto senso del dovere, coraggio, energica sicurezza. Comandante di compagnia dislocata a contatto del nemico, non esitava ad oltrepassare le linee per studiare l’organizzazione avversaria e per meglio assolvere i compiti afidatigli. Durante una ricognizione, accortosi che un pattuglione nemico, approfittando dell’incipiente oscurità, cercava di infiltrarsi nelle nostre posizioni, alla testa di pochi alpini partiva al contrassalto e, con deciso lancio di bombe a mano riusciva a metterlo in fuga. Successivamente, con energica azione, sventava altra minaccia che si profilava contro un tratto di fronte poco difeso. La compagnia al suo comando, in ogni evento bellico, contribuiva a tenere alto il nome del Battaglione, concorrendo efficacemente a far meritare alla Bandiera del Reggimento la Medaglia d’Oro al V.M.
Fronte Russo (grande ansa del Don) agosto-dicembre 1942».
Croce di guerra per internamento in Germania: 20 luglio 1952
Autorizzato a fregiarsi del distintivo offerto dal Regio Governo d’Albania
Autorizzato a fregiarsi del distintivo del periodo bellico 40/43 con quattro stellette (1940-1941-1942-1943)
Autorizzato a fregiarsi del distintivo della guerra di liberazione con due stellette
(1944-1945)
Medaglia d’argento per lungo comando di reparto
Croce d’Oro sormontata da stelletta d’anzianità di servizio Commendatore O,M.R.I.
Collocato nella riserva, entrò attivamente a far parte dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Pinerolo divenendone, il 25 marzo 1962, Vice Presidente. II 22 marzo 1964 fu confermato nell’incarico. A causa dell’aggravamento delle condizioni di salute del Presidente Rosia, la responsabilità della Sezione gravò completamente sulle sue spalle. II 21 febbraio 1966, l’Assemblea dei Delegati accolse le dimissioni, per gravi motivi di salute, del Presidente Rosia e, nelle successive elezioni, fu eletto Presidente della Sezione il ten. col. Matteo Bruno.
Per 20 anni, sino al 2 marzo 1986, egli fu alla guida della Sezione rendendola fiorente e sempre più numerosa. Durante la sua presidenza trovarono soluzione alcuni importanti atti:
Fondazione del giornale “TRANTA SOLD”, ne tutelò lo sviluppo e ne fu direttore responsabile sino al marzo 1986.
Fondazione della “BANDA MUSICALE A.N.A.”. Una struttura che, nata in sordina, ne ha acquistato una rilevante importanza ed una bravura invidiata da altre Sezioni.
La fondazione ed il recupero di vari Gruppi, portandone il numero a 47 ed a 4800 i soci della Sezione.
La realizzazione di opere come:
29/6/1969 Prali, inaugurazione del monumento al btg. Pinerolo.
28/6/1970 Bobbio Pellice, inaugurazione del monumento ai btgg: *PINEROLO – VAL PELLICE – MONTE GRANERO”
18/6/1972 Fenestrelle, inaugurazione lapide a ricordo della “5° COMPAGNIA ALPINA”
20/4/7975 San Pietro Val Lemina, inaugurazione cippo a ricordo della giornata di fraternità d’armi Alpini e Marinai
12/6/1977 Pinerolo (Caserma Berardi), consegna, al btg. “SUSA”, della teca per la custodia della Bandiera di Guerra.
26/6/1977 Bagnolo Piemonte (Madonna della Neve), inaugurazione di una targa riportante la “Preghiera dell’Alpino”
12/10/1979 Pinerolo (Famedio), trasferimento delle spoglie della M.O.V.M. ten. col. Guido Rampini
27/7/1980 Rifugio Monte Granero, inaugurazione di una targa a ricordo del btg. “Monte Granero”
1/6/1985 Pinerolo (Caserma Berardi), inaugurazione di una lapide riportante la motivazione della M.O.V.M. Alberico Marrone.
Un’altra importante iniziativa fu intrapresa dal col. Bruno: iniziò il faticoso compito della raccolta delle memorie storiche della Sezione A.N.A. di Pinerolo. L’impresa fu veramente ardua in quanto, ogni traccia di notizie e documenti antecedenti la II Guerra Mondiale, era andato perso o distrutto per incuria e negligenza. Con l’avvento della sua presidenza, furono raccolti e conservati i verbali di tutte le Assemblee e dei Congressi dei Capi Gruppo.
Numerose altre opere erano allo studio, ma, ahimè, il col. Bruno dovette, sia pure con grande dolore, diradare i suoi interventi per la guida della Sezione.
La moglie, signora Margherita, la sensibile e dolce compagna della sua vita s’ammalò ed egli dovette rimanergli accanto per poter, amorevolmente, adempiere le funzioni di premurosa assistenza; suo malgrado, fu costretto a chiedere di non essere più rieletto alla presidenza della Sezione.
L’Assemblea capi il suo turbamento e la sua angoscia, rispetto la sua volontà, ma, in ossequio alla sua costante dedizione alla Sezione, unanimemente lo acclamò Presidente Onorario.
La signora Margherita mori lasciando, nel suo cuore, un grande vuoto. La compagna, la confidente, la tenera dispensatrice di dolci sorrisi, non c’era più. Il suo prestante fisico ne risenti, s’estraniò dalla vita attiva della Sezione riservando i suoi interventi solamente ai Gruppi del circondario di Pinerolo.
Quasi improvvisamente, il 19 giugno 1993, concluse il suo cammino terreno.
Forneris Michele
Il generale Michele Forneris nacque a Bibiana il 21 dicembre 1922. Dopo la licenza liceale, il 3 ottobre 1941 fu ammesso a frequentare il corso da allievo ufficiale nell’Accademia Militare di Modena. Il 27 marzo 1943, fu nominato sottotenente in S.P.E. e trasferito in zona di guerra in Montenegro qui, fu assegnato al 3° Reggimento Alpini btg. “Exilles” dove assunse il comando di un plotone.
Il 16 settembre 1943, unitamente ai resti del btg. “Exilles”, fu preso prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania. Al ritorno in Italia, riprese il servizio attivo assumendo il comando di un plotone del btg. “L’Aquila” con sede a Tarvisio.
Trasferito in Somalia, assunse il comando di una compagnia del 2° battaglione Somalo.
Rientrato in Italia, e promosso capitano, fu destinato al 4° Reggimento Alpini btg. “Susa” 133ª compagnia Mortai, in seguito comandò la 34° compagnia fucilieri.
Nominato tenente colonnello, fu destinato al comando del btg. “Bassano”, del 6° Reggimento Alpini, dislocato a San Candido.
Da colonnello comandò il 4° Reggimento Alpini con sede in Torino e da generale di brigata, la Brigata Alpina “Taurinense”.
Fu, col grado di generale di divisione, Vice Comandante del 4° Corpo d’Armata Alpino con sede in Bolzano.
Terminò la sua carriera quale comandante della Zona Militare di Torino.
Oltre a questi importanti incarichi operativi, egli svolse anche funzioni di Stato Maggiore quale:
Ufficiale addetto alle operazioni dello Stato Maggiore Esercito.
Capo di Stato Maggiore della brigata Alpina “Orobica”.
Generale addetto alle Truppe Alpine e Paracadutiste.
Generale Vice Ispettore delle Armi di Fanteria – Cavalleria e Paracadutiste.
Nel corso della sua carriera, frequentò, oltre alla Scuola Militare di Modena, la Scuola d’applicazione d’Arma di Torino, la Scuola di Guerra di Civitavecchia, il Corso di Stato Maggiore Interforze a Firenze ed il Centro Alti Studi Militari a Roma.
Il 22 dicembre 1982, per raggiunti limiti d’età, fu collocato in congedo col grado di generale di Corpo d’Armata.
Il generale Michele Forneris è insignito dell’onorificenza di Grand’Ufficiale O.M.R.I.
Dopo il congedo ritornò nella sua Pinerolo prendendo parte attiva alla vita della Sezione A.N.A. In seguito alla rinuncia del col. Matteo Bruno, il 2 marzo 1986 fu eletto Presidente della Sezione.
Uno dei suoi primi atti da Presidente fu la costituzione, avvenuta il 4 ottobre 1987, in Pinerolo Città, di un Gruppo Alpini autonomo.
Dalla presidenza Bruno ebbe in eredità il costituendo Nucleo di Protezione Civile A.N.A. egli seppe, con passione ed impegno, infondere nei Gruppi il desiderio e la volontà di formare un Gruppo di alpini pronti, in caso di necessità, d’intervenire ovunque una calamità naturale avesse colpito persone e cose. La domenica 29 ottobre 1989, il primo gruppo di volontari prese parte ad un’esercitazione in Piazza d’Armi a Pinerolo.
Altre importanti tappe della sua presidenza furono:
l’istituzione, nel dicembre 1986, di un contributo di solidarietà da assegnare, in occasione del S. Natale, ad un socio in particolari condizioni economiche, il contributo fu assegnato sino il 1992.
Il ritorno, il 28 ottobre 1990, del Gruppo Alpini di Perosa Argentina in seno alla Sezione.
Era l’ultimo Gruppo ancora legato alla Sezione di Torino. Con questa riunione, la Sezione di Pinerolo completava la sua giurisdizione su tutto il pinerolese.
La celebrazione del settantennio della Sezione con l’inaugurazione della nuova sede sita in Piazza Solferino 15 ed il riuscitissimo raduno di Bobbio Pellice (4 settembre 1994).
La sede della Protezione Civile ricavata dalla ristrutturazione di una struttura abbandonata da tempo, sita in Via Moirano.
L’avvio delle pratiche per l’acquisto, col lascito Maurino, di una sede propria.
Il 2 febbraio 1997, dopo 11 anni di presidenza della Sezione, per suo desiderio, lascio la guida della Sezione al rag. Giovanni Cosso, venendo nominato Presidente Onorario. Il 12 agosto 2005, dopo breve malattia, chiuse la sua vita terrena.
Cosso Giovanni
Il ragioniere Cosso Giovanni nacque a Pinerolo il 10 febbraio 1938. Dopo il diploma scelse, di frequentare il corso allievi ufficiali di complemento
IL 25 febbraio 1959, fu ammesso al XXIII corso presso la Scuola A.U,C. di Ascoli Piceno! 11 20 1uglio 1959 fu trasferito alla Scuola di Fanteria di Cesano. Nominato sottotenente, fu inviato, per il servizio di prima nomina, al Battaglione Addestramento Reclute (B.A.R.) “‘Taurinense” con sede a Bra, dove rimase sino al 24 agosto 1960, data del congedo.
L’1 gennaio 1974 fu nominato tenente.
Appena congedato s’iscrisse all’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Pincrolo prendendo parte attiva alla vita associativa.
II 22 marzo 1964 fu eletto Consigliere sezionale, svolse anche le funzioni di segretario e di addetto al giornale “Tranta Sold”
Il 27 febbraio 1972 fu eletto Vice Presidente, carica che ricopri sino al 26 febbraio 1984 quando, per motivi di lavoro, lasciò l’incarico rimanendo però, Consigliere.
Fu eletto nuovamente Vice Presidente nel corso dell’assemblea del 2 marzo 1986 ed il 2 febbraio 1997 Presidente.
Quale Presidente sezionale concretizzò il desiderio di una sede sociale propria inaugurando, l’11 ottobre 1997 l’attuale sede di Corso Torino 18.
S’impegno, con tutte le sue forze, per la realizzazione anche nella Sezione di Pinerolo, dell’Operazione Stella Alpina”. Nei giorni 5 e 6 giugno 1999, su tutto il territorio della Sezione furono distribuiti 13.000 vasetti di stelle alpine. L’utile, di lire 102.000.000, fu consegnato a quattro enti operanti nel settore dei portatori di handicap.
Un’altra importante realizzazione fu il “Concerto tra le Vette”. Anche questo, mutuato da un’analoga manifestazione francese, riscosse un notevole successo che indusse il Consiglio a programmarlo annualmente.
Potenziò la struttura della Protezione Civile, rendendola sempre più dotata di mezzi e di capacità d’intervento.
Dal 15 al 20 giugno 2000 fu, con un gruppo di Consiglieri, a Sarajevo dove, su invito del Comandante del 3° Reggimento Alpini, colonnello Fausto Macor, presenziarono alla Festa di Corpo e visitarono la martoriata città. Dalla visita ad un centro d’accoglienza di bambini orfani della tragica guerra civile o figli di famiglie in gravi difficoltà economiche, sorse il dovere di sostenere l’impegno delle Suore del Bambin Gesù, con l’effettuazione di 10 adozioni a distanza.
Al ritorno in Pinerolo, iniziò a lamentare alcuni persistenti dolori, le visite mediche, purtroppo, confermarono la gravita della malattia.
Il 20 febbraio 2001, dopo lunghe sofferenze, è “andato avanti”.
Busso Francesco
Busso Francesco è nato a Buriasco il 21 aprile 1945.
Dopo aver frequentato la Scuola per Periti Industriali, l’8 gennaio 1966 fu ammesso al 42° Corso Allievi Ufficiali di Complemento presso la Scuola Militare Alpina di Aosta.
Il 10 giugno gli furono conferiti i gradi di sergente A.U.C. e destinato al 7° Reggimento Alpini – btg. “Belluno” con sede a Belluno.
Il 12 ottobre fu nominato sottotenente di complemento e trasferito al btg. “Cadore” con sede a Tai di Cadore.
Terminò il servizio attivo il 14 maggio 1967.
Ritornato alla vita borghese, iniziò a lavorare in un’azienda meccanica sino a raggiungere la carica di direttore.
Fu, per 12 anni, Sindaco del Comune di Buriasco.
Iscritto, sin dal congedo, all’Associazione Nazionale Alpini, Gruppo di Buriasco, svolse, per alcuni anni, le funzioni di segretario.
Il 6 febbraio 1994 fu eletto Consigliere della Sezione ed il 2 febbraio 1997 Vice Presidente.
Con la scomparsa del Presidente Giovanni Cosso, si dovette procedere all’elezione del suo sostituto. Il 22 aprile 2001, Busso Francesco fu eletto Presidente della Sezione di Pinerolo.
I punti più significativi del suo programma possono essere sintetizzati in:
potenziamento e sviluppo della Protezione Civile A.N.A.;
proseguimento della manifestazione “Concerto tra le Vette”: coinvolgimento dei Gruppi e dei soci nella vita della Sezione;
rinnovo dell’“Operazione Stella Alpina”;
rafforzamento delle relazioni col 3° Reggimento Alpini e gli altri Corpi Militari esistenti in Pinerolo;
celebrazione dell’80° di fondazione della Sezione;
svolgimento, in Pinerolo, nell’anno 2005, dell’annuale Raduno del 1° Raggruppamento.
Nel corso dell’Assemblea del 9 maggio 2021 gli viene conferita la Targa d’Argento per il 2020 e, alle elezioni per il rinnovo delle cariche, lascia, per motivi di salute, la carica di Presidente.
Con la riunione del 10 giugno, il Consiglio Direttivo unanime, Lo nomina Presidente Onorario.
La salute, purtroppo, peggiora progressivamente e l’otto settembre 2022 va avanti.